La giusta motivazione per iniziare a cambiare il mondo, partendo da noi stessi. Il messaggio di TEDx Rovigo, lanciato dai 12 speaker che si sono passati il testimone sul palco del Teatro Sociale di Rovigo è quello a fare dei passi in avanti verso la responsabilità sociale, la sensibilità ambientale iniziando dalle nostre scelte quotidiane. I temi sviluppati sono stati moltissimi, anche impegnativi come la gestione globale dei flussi migratori e la parità di genere.

Il sipario del Teatro Sociale è calato sulla terza edizione di TEDx Rovigo incassando grande entusiasmo e facendo ripartire il Countdown, al prossimo anno per l’edizione 2019.

Cosa si è visto sul palco?

Il format è quello consolidato, previsto dalla conferenza mondiale da cui derivano tutte le declinazioni territoriali: 12 conferenze memorabili che hanno a che fare con tecnologia, intrattenimento e design convergenti sul tema “Countdown”, scelto come fil rouge dell’edizione 2018.

Ogni anno però c’è qualche novità.

Tra queste, da citare, la conferma della collaborazione con l’istituto alberghiero di Adria che ha portato all’evento ben 50 studenti di Ricezione, Sala e Cucina per accompagnare gli ospiti nella giornata. Tra i 50 studenti c’erano anche ragazzi diversamente abili che all’alberghiero studiano per garantirsi un futuro professionale ricco di soddisfazioni. La loro presenza ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro, in perfetto stile TEDx Rovigo: non ci sono limiti se ci sono capacità, competenze e un pizzico di creatività.

Ecco di cosa hanno parlato sul palco gli speaker che si sono passati il testimone.

Paolo Franceschini ha avuto il compito di aprire con brio la terza edizione di TEDx Rovigo all’insegna della motivazione personale: ha scelto come titolo del suo talk la frase “Mai dire Ormai” che è piaciuta moltissimo come mantra. 

Il suo talk si è concentrato sul gusto di pedalare, sulla sfida di preparare la gara a tappe più alta del mondo, sull’Himalaya. Per prepararsi, Paolo ha tolto la parola “Impossibile” dal vocabolario, invitando tutti a fare lo stesso.

“Siamo noi e solo noi a scegliere chi e cosa vogliamo essere nel corso della nostra vita. Abbandonando aspettative, paura, ansie”. Paolo ha condiviso il suo motto “DAI Dove arrivo io… arrivate anche voi” concludendo con la carica motivazionale: “L’unico limite a quando si può salire ce lo diamo noi”.

 

Luigi Bosio

Ha fatto della sostenibilità ambientale la missione della sua azienda. La sua azienda organizza il servizio di raccolta dei rifiuti durante il Giro d’Italia, rigorosamente raccolta differenziata.

“Quando il tempo dell’uomo e quello della natura si sono separati?” facendo riflettere tutti sull’importanza della tutela dell’ambiente a partire dalla produzione dei rifiuti. “Cosa dicono di noi i nostri rifiuti? In futuro gli archeologi ci classificheranno per i nostri rifiuti. Siamo i rifiuti che produciamo” ha detto concludendo con una tradizione giapponese: “Rottura e riparazione sono parte del cambiamento: i giapponesi riparano e rinsaldano gli oggetti rotti con l’oro, facciamo nostra questa filosofia giapponese, pensiamoci prima di buttare le cose”.

 

Mirko Chiari

Pugile, ha trasformato una lezione di vita nel modo migliore: dopo una adolescenza difficile e una esperienza in carcere ha deciso di rientrarci, ma da docente di pugilato.

Ha raccontato infatti un countdown molto particolare: quello che separa un detenuto dalla fine della pena. Ha spiegato che senza la libertà le scelte sono solo due: rimanere o fuggire e la fuga è togliersi la vita. Non Mirko non aveva mai provato a canalizzare il suo talento in un modo diverso dal furto. Ci è riuscito con il pugilato.

“Quello che cerco di trasferire è la rappresentazione di me nella società, la parola che ci definisce nella società. Ha a che fare con la capacità di restare: il pugile potrebbe sottrarsi dal dolore, invece resta, come il detenuto resta nella pena, nella privazione della libertà”. Con questo punto di vista affronta percorsi di riabilitazione dei detenuti per non farli diventare persone che non hanno più niente da perdere, persone potenzialmente pericolose quando rientrano in società.

Questo il messaggio lanciato agli spettatori di TEDx Rovigo: “La riabilitazione in carcere è prima di tutto un problema della società libera. Il mio compito è trasformare il detenuto in pugile cercando di ricordare che tutti abbiamo una cosa in comune: la capacità di sbagliare”.

Orsetta Giolo

Ha parlato della Mafia che non si vede, che si insinua anche nel profondo Nord e degli stereotipi legati al Sud Italia.

Per questo forma gli avvocati e i legali del domani ad accorgersi del fenomeno della criminalità organizzata.

Alessandra Viola

Ha trovato sensibilità e intelligenza dove nessuno l’aveva mai trovata: nella connessione con il mondo vegetale.

Nello studio delle piante ha scoperto che i vegetali ci vedono, inseguono il sole, quindi indirizzano la loro crescita. Ma riconoscono anche le forme degli oggetti, come i supporti a cui aggrapparsi per crescere e percepiscono i rumori in forma di vibrazioni: per esempio riconoscono l’acqua che scorre o emettono piccoli suoni con le radici.

Hanno anche il senso del tatto, dal momento che molte specie si chiudono se toccate per difendersi dagli attacchi di piccoli insetti erbivori.

“Siamo ciechi rispetto alla natura perché il cervello ha cancellato ciò che non rappresenta una minaccia o una risorsa per noi” è il messaggio lanciato dal tappeto rosso invitando a riconsiderare il patrimonio verde che ci circonda.

 

Andrea Borgato

È stato un momento di grande commozione, un talk cominciato con il racconto di un gravissimo incidente che lo ha reso tetraplegico in modo definitivo.

Da lì un nuovo inizio, graduale ma che lo ha portato a diventare campione del mondo di tennis tavolo.

Uno storytelling autobiografico che davvero emozionato il pubblico: la paura dell’incidente, il sollievo per la vita salva ma il confronto con delle lesioni irreversibili. E poi la grinta, la concentrazione, l’amaro gusto delle sconfitte e il trionfo della vittoria.

Il messaggio di Andrea Borgato è stato: “Le sfighe vengono, le cose belle non vengono da sole, bisogna lavorare per ottenerle, preparandosi a fare delle scelte facendo in modo che il successo dipenda da noi”.

“Se vi capitano delle cose nella vita, piccoli o grandi disguidi, abbiate la spregiudicatezza di fare delle scelte, non reagire contro, ma agire pro voi stessi” ha concluso.

Lorenzo Cogo

Giovanissimo cuoco stellato, ha parlato del suo countdown verso il successo. Un percorso fatto di affetti rimasti incompleti e di incomprensioni con il padre.

Il suo messaggio, costruito con i piatti del suo ristorante, è quello di cercare il pensiero laterale, di esplorare e non temere di essere giudicati. Questi sono anche gli ingredienti principali della sua cucina, una cucina che prima di tutto parla delle sue esperienze in Oriente e in Australia.

 

Mariasole Bianco

Negli abissi ha trovato un countdown che tutti dovremmo conoscere. Il countdown delle meraviglie lo si potrebbe definire. Le bellissime specie di pesci sono state messe a confronto con il racconto dell’orrore degli ultimi 50 anni.

“Le condizioni chimico fisiche degli oceani stanno cambiando a causa del riscaldamento globale, acidificazione delle acque, inquinamento soprattutto della plastica, e la ‘sovrapesca’ ovvero lo sfruttamento dei pesci oltre le capacità dei pesci di riprodursi. Nel 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci”. 

Gianni Catalfamo

Ingegnere nucleare che si occupa di mobilità elettrica, ha descritto la trasformazione della circolazione automobilistica come un processo molto lungo.

“Non è un problema di soldi, semmai è un problema di sincronia – ha spiegato – Finché non ci sono auto non si investe in caricatori e viceversa. Dovrebbero andare di pari passo. Le aziende potrebbero essere le prime a cogliere la sfida del cambiamento, perché usano  moltissimo le loro flotte, fatte di mezzi anche vetusti che percorrono chilometri su chilometri con un’alta produzione di inquinamento”.

Walter Klinkon

“Quante volte ti blocchi davanti a delle scelte? Se ci pensi bene, riflettere è vedersi allo specchio. Mentre cambiare è spostarsi dallo specchio, riflettere provoca tante convinzioni limitanti”.

Con queste parole Walter Klinkon, il mago del cambiamento, ha lanciato un appello motivazionale a recuperare il coraggio di agire, facendo scelte. Liberandosi da catene fisiche con un numero di magia, il suo messaggio a TEDx Rovigo è stato: “Liberatevi dalle catene del passato, plasmate il futuro che volete e nel mentre, vivete”.

Alidad Shiri

Dal viaggio della disperazione a scrittore e giornalista televisivo, laureando in filosofia. Ha strappato lacrime e applausi il suo racconto della guerra in Afghanistan che dura da 38 anni.

Da piccolo andava a scuola, ma con lo spettro di corpi mutilati, proiettili e bombe. Come quelle che, quando aveva solo 9 anni, hanno sterminato la sua famiglia e stravolto la sua vita. A 12 anni i parenti lo hanno aiutato a fuggire in Iran, ma lì non poteva studiare. In Iran i rifugiati non possono studiare.

Allora ancora in viaggio, a piedi, solo, attraverso Turchia, Grecia e poi in Italia. “La virtù umana dovrebbe spingere le persone a comprendere chi sono queste persone, come me, che fuggono – ha concluso Alidad – L’accoglienza è un problema globale ma ognuno di noi può fare qualcosa nel suo piccolo. In Italia ho conosciuto persone straordinarie e ora il mio obiettivo per i prossimi anni è tornare a casa per aiutare i bambini, portare speranza e aiuto”.

Patrizia Caraveo

Astrofisica, sostenitrice della parità di genere, ha intitolato il suo talk “Donne in Orbita”. Ha iniziato con una panoramica delle missioni spaziali – monopolizzate dagli uomini – e ripercorso la storia della minoranza femminile in questo settore professionale particolarissimo dove di fatto, le donne sono state introdotte dopo gli anni 80 in modo stabile ma comunque in percentuali bassissime.

Ha parlato di missioni future e dell’ipotesi di viaggi intergenerazionali che richiederanno la presenza delle donne, per forza di cose, nella proporzione di almeno il 50%. “E’ iniziato il countdown della parità di genere nello spazio” ha concluso, strappando l’ultimo lungo applauso della giornata.

Calorosissimi gli applausi del pubblico alla presentatrice Federica Ruggero, attrice giornalista e coach, che ha tenuto altissimo il livello della manifestazione anche con brevi ma intensi brani teatrali legati ai temi affrontati.

In sala c’erano anche alcuni degli speaker dell’edizione 2017 tra cui Carlos Veloso Dos Santos e la star di YouTube Deborah Piovan, che con il suo talk “Gli agricoltori innovano per tradizione” ha ottenuto più di 10.600 visualizzazioni.

Tutto il centro di Rovigo è stato coinvolto dato che molti locali hanno ideato menù e aperitivi dedicati proprio all’evento, testimoniando di fatto lo spirito d’accoglienza verso un pubblico proveniente da moltissime città diverse.

Fondamentale il lavoro delle speaker coordinator Giulia Bedendo, Luisa Cattozzo, Martina Mingardo e Cecilia Secco e di tutto il Team che alle 18, in chiusura di spettacolo, ha incassato applausi, grande soddisfazione per un evento che è totalmente No profit.

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Roberta Paulon 
Press & PR Specialist TEDxRovigo